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Prologo
02:00
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Gola e Spazio. Diario dal Bosco II
c’è vento freddo e ardore per le strade. presagi sibilano e strisciano. noi lo sappiamo e osserviamo il ritiro. siamo in fremito per la grande spalancata.
[ultimo atto psicomagico prima della grande caduta.
otto compagni hanno occupato l’abside sconsacrato. in un tempo di sbieco hanno deposto le armi e fatto giuramenti. posizionarsi in cerchio, mettere in relazioni le voci, attivare il coro attraverso codici condivisi, rendersi permeabili alle forze, aprire la pelle – innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio, innestare gola e spazio,
per qualcuna era uno spioncino sul mondo nuovo, il primo affaccio gioioso, per qualcun’altro il sigillo di una rinascita, il rinnovamento di una promessa. per me era l’ultima danza.
lo spazio rispondeva al nostro canto, impastava le voci con le altezze, ne faceva un organismo unico, feroce]
(una città transumante, simbolica e opaca, si insinua nel
testo chiaro di quella pianificata e leggibile)
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3. |
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La Fuga. Diario dal Bosco II
* ti penso lucente e segreta come una profezia e ti sento molto vicina. questi sono giorni pulsanti e mitici, sono un fiume in piena e divorerei il mondo. ho con me così tanta energia, e vitalismo a profusione, forze selvatiche che devo continuamente addomesticare. è una primavera furiosa, non trovi? e io non riesco a non pensare che avremo nostalgia anche di questo. ma quella nostalgia sarà già progetto. non ho la minima idea di come si riconfigureranno i prossimi mesi, come farò a sostentarmi, dove troverò rifugio. quando mi penso come un puntino piccolo nello spazio mi sento forte, sento che potrei accettare qualsiasi destino con grazia. è tutto il corredo (scarso) che m’inchioda.
ti stringo,
a presto spero, a presto
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4. |
Il Tempo della Festa
03:14
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Il Tempo della Festa
abbiamo rilasciato le viscere, gli organi, disfatto tutto, i corpi sapevano come. ed eravamo tutte e tutti in grande incastro, in una colla, in un miele denso. le questioni si sono delineate presto. le urgenze. a danzare storditi sopra vetri spezzati. l’affettività è un fatto di scambio. che gioia avere avuto tanti corpi vicini, caldi, voluttuosi. la nostra spinta, che esisteva già da qualche parte, in una potenza eterea, si è fatta carne e bisogno, alleanza. la ferita si è aperta in uno spazio altro, illecito, forestico, lontano dalle nostre geografie sistemiche, in un tempo di festa, di ribaltamenti e sovversione dei codici. la festa come metodologia della rivolta. ora osservo un ripristinarsi delle forze, una ricollocazione dei ruoli, ma è una calma folgorata, vibra tutto a ogni prossimità, siamo tornati organismi sensibili e reagenti, interdipendenti. che gioia. non so come si ridisegnerà la figura, ma c’è una novità. e in segreto festeggiamo.
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5. |
Delucidazioni
06:12
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O C E A N I Italy
Oceani è un organo poliedrico e mutevole, ha la consistenza dell'acqua e liquido è anche il suo
contenitore.
É mutevolezza fluida che diventa metodo di progettazione e composizione.
La piattaforma sulla quale appoggia è composta da tutte le arti di cui i partecipanti si servono per dargli forma.
Alchimia e collaborazione supportano il gesto iridescente del programma di ricerca espanso.
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